Una volta si chiamavano serie TV, o telefilm. Oggi questa definizione non rispecchia più la realtà dei fatti e sembra anzi ampiamente superata. In attesa di apprendere il nuovo nome della serialità, cominciamo a puntare il dito contro il principale responsabile della nuova sfida della tv online, in streaming (e internazionale).
In principio fu internet, poi venne lo streaming.
Ebbene si, a voler essere fiscali i complici sono due (benché uno dipendente dall’altro): internet e lo streaming. Una coppia che ha trasformato radicalmente le nostre abitudini, portando alla nascita di un nuovo modo di fruire dello spettacolo “televisivo”. Dalla spasmodica attesa dell’episodio seguente “prossima settimana, sul canale x” in tv, siamo infatti passati a privilegiare altri mezzi. Per seguire le avventure dei nostri beniamini, oggi preferiamo il computer, il tablet, persino lo smartphone. Il vantaggio principale? Poter decidere quando e come gustarsi la puntata del proprio telefilm preferito, senza dover obbedire alla tirannia del palinsesto televisivo.
L’intuizione e il successo di Netflix.
Netflix nasce nel 1997 per offrire un servizio di noleggio di DVD e videogiochi. Gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite servizio postale. Ma qualcosa bolliva in pentola: la promesso del “tutto e subito” di internet era proprio dietro l’angolo e Netflix, differentemente dall’eterna concorrente Blockbuster, decide di non lasciarsi sfuggire l’occasione e di lanciarsi in questa nuova sfida. Per questo, dal 2008, l’azienda attiva un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite abbonamento. Nel 2010 Netflix approda in Sudamerica ed Europa, e da semplice emittente diventa addirittura produttrice di contenuti. Ad oggi, le serie e i film marchiati Netflix sono triplicati, e recenti voci di corridoio danno l’azienda intenzionata ad offrire ben il 50% di produzioni originali in catalogo.
Le promesse del 2017: dati, conferme e nuovi scenari.
Sono le parole di Reed Hastings, Ceo di Netflix, a dare conferma dell’enorme successo della piattaforma online. Negli ultimi tre mesi del 2016, il fatturato si attesta a +41% anno su anno, toccando quota 2,4 miliardi di dollari. Sorprendente anche il numero degli utenti, cresciuto di ben 19 milioni, totalizzando 93,8 milioni in tutto il mondo.
Ma non è finita qui. Per il prossimo anno, l’azienda ha intenzione di stanziare 6 miliardi di dollari per la produzione di contenuti (e c’è chi scommette sulla possibilità di vedere in catalogo addirittura degli anime). La sfida, però, sembra destinata a farsi più fitta: Netflix non dovrà solo preoccuparsi di soddisfare il suo pubblico e di produrre contenuti avvincenti. La vera sfida sarà il duello con gli altri competitor che si sono affacciati alle potenzialità della tv online. Amazon ha infatti lanciato il nuovo network globale Prime Video. Persino le televisioni tradizionali stanno per entrare nel mercato online. Come non citare poi Sky, costretta a correre ai ripari ora che la tv sembra non essere più la prima scelta del pubblico.
La guerra, insomma, sembra essere appena cominciata. E mentre l’obiettivo principale di Hastings, al momento, è guadagnare 5,5 milioni di utenti nel prossimo trimestre, noi siamo convinti che la novità della tv in streaming ci riserverà altre grandi, succulente e magari impreviste sorprese nel 2017.