Da pochi giorni siamo approdati al 2017. Un anno fantascientifico, citato persino nelle storie del celebre Philip K. Dick. Un anno che si prospetta pieno di novità dal punto di vista tecnologico e digitale. Ma facciamo un passo indietro, e torniamo al 2016, o anche al 2015: sapete quale frase ci ha tormentati di più in questi anni? Signore e signori, the oscar goes to…
“Io non credo in internet”
Secondo noi, non credere in internet nel 2017 è un po’ come non credere che la temperatura di ebollizione dell’acqua sia 100°, o che la Terra giri attorno al sole. Una presa di posizione molto simile al voler negare che troppo alcool faccia male alla salute. Beh, noi ti consigliamo di mettere un attimo da parte la fiaschetta (dopotutto le feste sono finite) e di riflettere attentamente su questa affermazione. Anzi, siccome ci piace essere fantascientifici, useremo i dati per convincerti che l’unica cosa fantasy, oggigiorno, è proprio l’assurda convinzione che internet sia inutile.
“Io non credo in internet, presto non lo userà più nessuno”
Come darti torto: in fondo solo il 79% degli italiani utilizza ogni giorno internet. E pensa un po’, se fino a ieri si associava il web al computer, il vero trend è l’accesso da smartphone, cresciuto del +35,3% in due anni. Per cosa usiamo internet? Cose davvero marginali, futili: il 99% comunica con altre persone tramite chat e social network. Un numero misero misero, poi, lo utilizza per fare acquisti online: il 71%. Una cifra irrisoria. E ricordiamo che c’è sempre la crisi.
D’altronde anche l’Indipendent, nel lontano 1910, diceva a proposito del cinema “è assai probabile che questa mania finirà nel giro di pochi anni”. Hanno forse sbagliato? Ai posteri l’ardua sentenza.
“Io non credo internet: è solo una moda passeggera”
Già, prova a dirlo a tuo figlio, a tuo nipote, o ai protagonisti di questo video. No, non si tratta di alieni travestiti in missione sulla Terra, quelli che vedi sono proprio bambini, incapaci di comprendere il meccanismo ultramoderno, facile, pratico e veloce… di un telefono analogico. Vogliamo leggere il video da un altro punto di vista? Pensa che questi saranno i tuoi clienti di domani. E domani, questi tuoi clienti useranno le dita (da cui peraltro deriva il termine “digitale”) non per girare il disco selettore, ma per scriverti una mail.
Se ti fa rabbrividire tutto questo, ti poniamo noi qualche domanda. Ma tu rispondi sinceramente! Sai telegrafare? Uhm, forse no. Eppure, fino a qualche decennio fa, c’era gente pagata per fare questo. E noi oggi ci guadagniamo da vivere comunicando sul web. Vedi che la storia non è poi così diversa?
Vi viene ancora da dire “Io non credo in internet”?
Visto che si parla di credere, noi vi diamo la nostra risposta: crediamo proprio di no.