Social Media: I nemici della produttività

Prevedibile. Le teorie in rete che descrivono i social media come demoni che distruggono la produttività in azienda proliferano in tutto il mondo.

In Italia la maggior parte delle  aziende ha già sposato la teoria della demonizzazione dei social network senza neppure provare a testare l’effetto del loro inserimento.

Da ingenui sperare in una reazione che non fosse resistenza, dato la portata del cambiamento che la loro introduzione ha causato tra le relazioni degli individui.

Se vi state chiedendo perchè, la risposta è nella natura stessa dell’essere umano: quando le nostre aspettative relative  a come sono le cose, vengono interrotte, l’emozione più spontanea che proviamo è: resistenza.

social-media-news3Non bisogna essere psicologi per capirlo, basta analizzare come nella storia sono state accolte le innovazioni. Giordano Bruno è stato bruciato per avere capito che le cose non erano come pensavamo, ma senza arrivare a tanto, il New York Times ci ricorda come i primi caffè nelle città euoropee  nel ‘600 fossero stati accolti come luoghi per perditempo da evitare per le persone per bene. (Nytimes)

Nel corso dei secoli invece hanno dimostrato di essere importanti luoghi di incontro in cui intellettuali, artisti e uomini d’affari  spesso hanno ricevuto gli stimoli necessari per dare forma alle innovazioni che ci hanno portato alla vita moderna di oggi.

Se fate parte di quel gruppo di individui che lavora in campo  tecnologico e per deformazione professionale vedete ogni cosa nuova come qualcosa di positivo che può portare innovazione, rassegnatevi!!!

Fate parte di una piccolissima minoranza di individui, il resto del mondo non ragiona cosi!

Se credete che per cambiare le cose basti: analizzare – pensare – cambiare otterrete solo degli insuccessi, la maggior parte del mondo che vi circonda agisce con questo approccio: analizzare – percepire dei sentimenti – cambiare.

Se volete introdurre dei cambiamenti, che si tratti di nuove tecnologie, nuove procedure o nuove organizzazioni, cosa fare operativamente per portare lo stato attuale A allo stato futuro B è la parte semplice, la parte veramente complessa è gestire le emozioni delle persone coinvolte.
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L’emozione che tipicamente dobbiamo  gestire per cambiare le stato delle cose è appunto la resistenza, gestire non significa evitare ma affrontare e accettare ricordando che quando si tratta di emozioni la logica è totalmente inutile.

Il percorso per superare la  resistenza richiede tempo e deve passare attraverso varie fasi di intensità diversa, dalla rabbia alla depressione, fino a quando non si trova la motivazione per cambiare.

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Il tutto richiede molta energia, ma è  necessaria per passare da A a B, è il carburante del cambiamento.

Senza resistenza non ci sarebbe l’energia  sufficiente per cambiare e non esistono cambiamenti a costo zero, questo è il prezzo che dobbiamo pagare per innovare.

Se state cercando di introdurre delle novità nella vostra azienda non preoccupatevi se avete tutti contro, preoccupatevi se sembrano tutti entusiasti della nuova proposta.